chat L’infallibile regola della cosa peggiore

A volte mio figlio e mia figlia si mettono a giocare tra loro d’amore e d’accordo, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Pure con giochi strani, improvvisati e dimenticati che se glieli avessi proposti io non mi avrebbero degnati neppure di uno sguardo di riprovazione. A volte invece anche solo a proporre loro di giocare insieme ottengo orribili risposte sia dall’uno che dall’altra, solitamente elenchi fantasiosi sui motivi che l’altra parte delle due rende impossibile anche solo provarci. Queste due situazioni contrastanti dipendono insieme a tante altre situazioni simili da quanto scritto nel titolo:

L’infallibile regola della cosa peggiore

Funziona così: per loro in casa ci sono una serie di attività più o meno piacevoli da svolgere. L’appetibilità però non dipende solo dalla piacevolezza in sé, ma anche dal confronto con l’attività che sono tenuti a svolgere in quel momento. Fare un disegno non è tanto divertente e non potrà mai competere col guardare un cartone animato al computer, ma è sempre meglio che fare i compiti. Di contrasto quindi una cosa mediamente noiosa come giocare insieme a carte secondo regole improvvisate può diventare estremente piacevole se in quel momento era stato loro chiesto di fare qualcosa di peggiore come raccogliere le stesse carte che il giorno avevano sparse per tutte le stanze della casa.

Non sono esempi casuali: nel momento che sto scrivendo queste parole hanno effettivamente giocato a carte per circa un quarto d’ora pur di non mettere via i giochi e la loro biancheria. Dopo un po’ hanno iniziato ad annoiarsi e a pretendere che io gli fornissi nuovi spunti di divertimento. Ho detto che ancora dovevano raccogliere tutti i proiettili di gommapiuma sparsi per la casa, a testimonianza di battaglie del passato, ed ecco che dopo averne raccolti alcuni una nuova battaglia è incominciata, divertentissima, stavolta pure senza pistole.

Quindi una regola per avere bambini e bambine sempre in attività e pure un po’ di tempo libero è quella di avere una lista di cose noiose da imporre loro, pur sapendo che non verranno mai portate a termine.

A meno di trovare una cosa ancora più noiosa da fare, certo.

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